Secondo la classificazione dell’OMS le cefalee si distinguono in primarie, in base ai sintomi e in secondarie in base alla loro eziologia.
Conoscere tale distinzione è importante per formulare diagnosi specifiche e adottare terapie efficaci.
Semplificando, possiamo distinguere tre tipi di mal di testa:
Cefalee primarie;
Cefalee secondarie;
Nevralgie craniche e dolori facciali centrali o primari e altre cefalee.
Secondo la classificazione dell’OMS le cefalee si distinguono in primarie, in base ai sintomi e in secondarie in base alla loro eziologia.
Conoscere tale distinzione è importante per formulare diagnosi specifiche e adottare terapie efficaci.
Semplificando, possiamo distinguere tre tipi di mal di testa:
Cefalee primarie;
Cefalee secondarie;
Nevralgie craniche e dolori facciali centrali o primari e altre cefalee.
Quando allarmarsi?
Se il mal di testa è improvviso e ha un’intensità maggiore del solito o se notate altri sintomi non riferiti alla cefalea, contattate urgentemente il medico.
Una diagnosi tempestiva può salvare la vostra vita.
In questo caso il disturbo si presenta con una frequenza inferiore ai 15 giorni al mese, per cui si tratta di disturbi sporadici.
La frequenza della manifestazione del dolore è oltre i 15 giorni al mese, senza rispondere alle terapie. Tra i mal di testa, l’emicrania è quella che più facilmente tende a diventare cronica.
In questo caso il disturbo si presenta con una frequenza inferiore ai 15 giorni al mese, per cui si tratta di disturbi sporadici.
La frequenza della manifestazione del dolore è oltre i 15 giorni al mese, senza rispondere alle terapie. Tra i mal di testa, l’emicrania è quella che più facilmente tende a diventare cronica.
Quali sono le cause del mal di testa?
Le cause sono molteplici e possono essere distinte in 2 gruppi:
FATTORI ENDOGENI
Rientrano in questa categoria quei meccanismi interni all’organismo di cui il mal di testa può essere inteso sostanzialmente come conseguenza o sintomo.
Esempi di questa categoria sono:
Infiammazione dei nervi cranici;
Infiammazione dei muscoli cervicali, ma anche contrattura degli stessi;
Infiammazione delle meningi;
Dilatazione, restrizione o compressione dei vasi sanguigni che irrorano il cervello.